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Prove di stampa: Goda Budvytytė

Per questo primo capitolo del progetto, che riguarda il riallestimento delle Collezioni Preistoriche, dal titolo Preistoria? Storie dell’Antropocene, la graphic designer Goda Budvytytė (1985, Kaunas, Lituania) è stata invitata a immaginarne i dispositivi grafici.

Proponendo un nuovo carattere tipograficoWe, the Living Things, ideato in collaborazione con Fabian Harb (Dinamo) – il sistema visivo proposto conclude il percorso con un’ominazione “immaginifica” speculare a quella “scientifica” inziale, ideata in collaborazione con Laura Tripaldi (1993, Milano), dottoressa di ricerca in Scienza e Nanotecnologia dei Materiali e ricercatrice indipendente che si occupa degli aspetti speculativi e filosofici della scienza e della tecnologia da una prospettiva postumanista e femminista. Nel suo complesso il progetto comunica in modo interdipendente la specificità della sezione museale, unendo la ricerca scientifica in corso con paradigmi di approfondimento che facilitino interpretazioni multiple e alternative, fra loro coesistenti.

Prove di stampa è un progetto concepito in collaborazione con il partner editoriale NERO, che prova a mettere in discussione il concetto di verticalità nell’ideazione di un’identità visiva istituzionale, aprendola a nuove forme di conoscenza. Attraverso la collaborazione con grafici provenienti da varie parti del mondo, e grazie al confronto con i referenti scientifici interni al Museo delle Civiltà, viene proposta una comunicazione visiva in divenire, che si ripensa e riconfigura in base al suo stesso concretizzarsi, in una continua e immaginativa “prova” metodologica.

In vista di questo percorso anche il sistema grafico di comunicazione generale è pensato come “grado zero” dell’identità del Museo delle Civiltà, in cui ogni elemento è una superficie pronta ad accogliere i segni di un’articolata rete di conoscenze in formazione, con un approccio che tende ad ammettere al suo interno stimoli ed elementi esterni secondo un principio organico di “ospitalità”. Gli spazi del Museo presentano didascalie, poster, indicazioni infografiche realizzate con materiali di uso comune, a basso costo e sostenibili. Queste suggestioni entrano a far parte del sistema di comunicazione visiva e ne definiscono il carattere. Con Prove di stampa si pratica la “collaborazione” come strumento di ricerca, invitando una serie di ospiti ad intervenire sugli apparati di specifiche collezioni del Museo. Nel corso degli anni varie voci andranno a comporre una rete di interpretazioni, contenuti e forme che, nel loro intrecciarsi, daranno vita a un percorso collettivo di definizione che esplora i concetti di riflessione, dialogo e collaborazione nel campo del design istituzionale”.

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