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Bruna Esposito

Bruna Esposito (1960, Roma, Italia. Vive e lavora a Roma) sta dedicando la sua ricerca in corso al Museo delle Civiltà ai concetti, fra loro interconnessi, di gigantismo e miniatura, intesi quali poli opposti dello spettro architettonico, concettuale e storico che il Museo delle Civiltà articola al suo interno e all’esterno della sua duplice sede istituzionale. Esposito ha concentrato inizialmente le sue attenzioni sulle Collezioni di Arti e Tradizioni Popolari italiane ed è intervenuta sull’Ingresso Metodologico del Palazzo che le conserva, scegliendo di esporvi uno degli oggetti più piccoli custodititi nei suoi depositi, uno scacciapensieri del XVIII secolo. Così scrive l’artista a proposito di questa sua scelta: “È davvero minuscolo lo scacciapensieri, ma quando è tra le labbra, mossa la lamella… emesso il respiro… ecco suoni immensi. Riverberano immensi dentro, riverberano immensi fuori. Sei all’altezza del podio nel tempio monumentale, ti ringrazio potenza delle piccole cose”. Esposito sta concentrando la sua attenzione sul complesso delle collezioni e sulle loro possibili, sebbene non ancora codificate, tangenze reciproche.

Dopo il diploma al IV Liceo Artistico di Roma, dove studia con Carmengloria Morales, Esposito frequenta la Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma. Dal 1980 al 1986 vive a New York, entrando in contatto con il linguaggio della danza contemporanea. Nel 1987 si trasferisce a Berlino Ovest; qui, attingendo alla formazione giovanile, si dedica alla progettazione di gabinetti pubblici ecosostenibili, prima testimonianza di un’antesignana sensibilità ambientale che ne caratterizzerà la produzione successiva, insieme alla matrice antropologica e allo studio delle forme di conoscenza e espressione effimere o minoritarie. Fra le esposizioni internazionali a cui partecipa: Quadriennale di Roma (1996, 2008, 2021); Documenta X, Kassel (1997); Biennale di Venezia (1999, 2005); Biennale di Istanbul (2003). Fra i premi che le sono stati riconosciuti si segnalano: Premio Termoli, 62a edizione svoltasi nel 2021 presso il MACTE; Premio Nazionale per la Giovane Arte Italiana, MAXXI, Roma e Castel Sant’Elmo, Napoli nel 2001; P.S.1 Italian Program a New York nel 1999 e il Leone d’Oro alla 48a Biennale di Venezia nel 1999, con il padiglione collettivo Dapertutto. Attualmente è Docente di Tecniche per la Scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma, dopo aver insegnato anche all’Accademia di L’Aquila, Frosinone e Brera.

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