Le origini e la storia delle collezioni
Storia delle collezioni
Negli anni immediatamente seguenti l’unificazione italiana del 1861, Quintino Sella e Felice Giordano iniziarono a progettare la Carta Geologica d’Italia, ponendo le basi per l’organizzazione di campagne di rilevamento del territorio italiano e la costruzione di una raccolta sistematica di fossili animali e vegetali, rocce e minerali. Nel 1867 venne istituito a Firenze (all’epoca capitale del Regno d’Italia) il Regio Comitato Geologico, incaricato di dirigere i lavori per la realizzazione della Carta Geologica in scala 1:100.000 e la connessa valutazione delle riserve minerarie nazionali. Alle Collezioni Scientifiche si aggiunsero gradualmente anche le Collezioni Industriali dei litotipi a uso edilizio e decorativo. Nel 1875 il Comitato e l’Ufficio Geologico, insieme ai reperti nel frattempo depositati presso diversi istituti in varie città italiane, confluirono a Roma nella Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri presso l’ex convento di San Pietro in Vincoli. A seguito dell’istituzione del Regio Ufficio Geologico, attività e collezioni vengono trasferite presso una struttura appositamente costruita in Largo Santa Susanna per ospitare il Museo Agrario Geologico, inaugurato il 3 maggio 1885 alla presenza di Re Umberto I. L’edificio rimase la sede delle collezioni fino al 1995, anno in cui il Servizio Geologico d’Italia e le sue collezioni confluirono nel Dipartimento dei Servizi Tecnici Nazionali per essere ricompresi nel 2008 all’interno dell’ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Pur non potendo essere fisicamente esposte in questi ultimi anni, le collezioni sono state continuativamente oggetto di attività di conservazione, recupero, catalogazione, digitalizzazione e divulgazione, approfondendo le conoscenze sui territori da cui i reperti provengono e sull’ambiente in cui si sono formati, nonché sull’uso e sul significato che hanno assunto nel corso del tempo. Attraverso la loro progressiva musealizzazione presso il Museo delle Civiltà, le collezioni dell’ISPRA sono quindi ora restituite al pubblico e alle ricerche in corso della comunità scientifica internazionale.
Tipologia delle collezioni
Le collezioni ISPRA – composte da oltre 150.000 reperti e manufatti – sono attualmente suddivise in 3 sezioni, formatesi nella seconda metà del XIX secolo e ampliatesi attraverso attività di rilevamento del territorio italiano, acquisti e donazioni.
Le Collezioni Paleontologiche si articolano in 4 aree:
- Collezione Generale (circa 76.000 reperti), che include prevalentemente invertebrati di provenienza italiana
- Collezioni Storiche (circa 20.000 reperti), che contengono, fra gli altri, la quasi totalità dei Fossili Tipo rappresentati da trilobiti, echinodermi, ammoniti, bivalvi, gasteropodi, rettili e pesci
- Collezione Vertebrati (circa 3.000 reperti), costituita prevalentemente da reperti di mammiferi del Pleistocene provenienti da Lazio, Toscana e Sicilia
- Collezione Vegetali (circa 600 reperti), che comprende fossili vegetali provenienti da località italiane e internazionali
Le Collezioni Lito-Mineralogiche sono suddivise in 3 aree:
- Reperti litologici (circa 32.800 reperti), connessi principalmente alla Raccolta della Carta Geologica d’Italia
- Reperti minerali (circa 3.100 reperti), suddivisi in Collezione Mineralogica Sistematica, Raccolta Giacimenti Minerari e Collezioni Maresca e Zolezzi
- Reperti edilizi e decorativi (c 5.500 elementi), fra cui le Collezioni di Marmi Pescetto e De Santis, la Collezione di Marmi Italiani e quella dei Saggi Artistici ed Ornamentali
Le Collezioni Storiche racchiudono oggetti di varia tipologia che documentano la storia e l’attività del Regio Ufficio Geologico:
- Plastici geologici storici, realizzati a corredo della Carta Geologica d’Italia
- Strumentazione tecnica per l’attività di rilevamento, studio e ricerca (comprendente circa 240 strumenti)
- Documentazioni, opere d’arte e cimeli quali busti, quadri, medaglie e pietre litografiche
Il riallestimento della Collezione di Paleontologia e Lito-Mineralogia
ANIMALI, VEGETALI, ROCCE E MINERALI: LE COLLEZIONI ISPRA > Verso un museo multispecie
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