Ingressi metodologici
Palazzo delle Scienze (piano terra)
Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari (piano terra)
Dal 26 ottobre 2022 il Museo delle Civiltà si è datato di due ingressi fra loro simmetrici: quello del Palazzo delle Scienze (Piazza Guglielmo Marconi 14) e quello appunto speculare del Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari (Piazza Guglielmo Marconi 8), riaperto dopo un restauro complessivo dell’area al piano terra dell’edificio. Entrambi gli ingressi sono stati configurati come un’introduzione storico-critica al museo, un racconto dell’istituzione nel corso del tempo, attraverso le sue differenti incarnazioni, per provare a rispondere alla domanda del pubblico: “quale museo sto per visitare?”.
Gli ingressi – che saranno oggetto di riallestimento periodico – permettono di approfondire le metodologie di ricerca e gli strumenti della sua condivisione (inventari, schedari, targhette e didascalie, piante allestitive, riviste e pubblicazioni, materiali didattici) adottati nei vari dipartimenti e sezioni del museo, documentando così anche alcune tipologie ricorrenti di catalogazione delle opere e dei manufatti.
Nello specifico, è analizzato il contesto di provenienza o il rapporto fra unicità e serialità del manufatto che caratterizza le collezioni e la loro interpretazione fino a oggi, documentando alcuni personaggi ed eventi da cui le collezioni stesse originarono, come la multidisciplinarietà ante litteram della wunderkammer (“camera delle meraviglie”) del gesuita Athanasius Kircher, il ruolo delle grandi esposizioni enciclopediche come la Mostra di Etnografia Italiana del 1911 e dell’Esposizione Universale di Roma (E.U.R.) del 1942, l’attività collezionistica fra XIX e XX secolo di figure come Evan Gorga e l’attività di ricerca sul campo di esploratori e antropologi di varie generazioni e formazioni di cui il Museo delle Civiltà custodisce i fondi archivistici e collezionistici quali, fra altri, quelli di Enrico H. Giglioli, Lamberto Loria, Luigi Pigorini, Annabella Rossi e Giuseppe Tucci.