Introduzione alla visita del Museo delle Civiltà di Roma:
il Palazzo delle Scienze
Istituito nel 2016, il Museo delle Civiltà di Roma ha una storia molto più antica, in cui convergono le collezioni, le biblioteche e gli archivi di vari musei precedenti. In particolare, le collezioni che state per visitare furono riunite in questo edificio, il Palazzo delle Scienze, in diversi momenti storici:
- Museo Nazionale Preistorico Etnografico, inaugurato dall’archeologo Luigi Pigorini nel 1876 in un’ala del Palazzo del Collegio Romano, in cui erano custodite anche le collezioni preistoriche ed etnografiche del Museo Kircheriano, una delle più affascinanti wunderkammern (“camere delle meraviglie”) pre-moderne;
- Museo Nazionale d’Arte Orientale, inaugurato nel 1957 a Palazzo Brancaccio, in cui erano esposti i reperti provenienti dalle spedizioni archeologiche dell’IsMEO-Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente co-fondato dall’esploratore, studioso delle religioni e tibetologo Giuseppe Tucci;
- le collezioni del disciolto Museo Africano – già Museo Coloniale (1914-1935), Museo dell’Africa Italiana (1935-1943) e Museo Africano (dal 1947 alla sua chiusura, nel 1971) –, attualmente in corso di ri-catalogazione;
- le collezioni di geo-paleontologia e lito-mineralogia dell’ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, erede del Real Servizio Geologico d’Italia, qui trasferito nel 2022;
- il Museo Nazionale dell’Alto Medioevo, qui trasferito nel 1967.
Con oltre 2.000.000 di opere e documenti, distribuiti fra sale espositive e depositi, il Museo delle Civiltà è quindi non solo un museo di musei e sui musei, ma una vera e propria macchina del tempo – in cui sono conservati i più antichi reperti della museologia italiana – e il punto di partenza per un viaggio intorno al mondo, in cui celebrare la creatività degli esseri umani in tutte le loro molteplici forme di espressione e connessioni con le sfere animale, minerale e vegetale.
In corso d’opera:
capolavori dalle Collezioni di Arti e Culture Africane, Americane e Oceaniane del Museo delle Civiltà
Durante tutto il periodo in cui le sale delle Collezioni di Arti e Culture Africane, Americane e Oceaniane saranno momentaneamente chiuse per consentire i lavori di adeguamento impiantistico e riallestimento, il Museo delle Civiltà presenta una nuova e inedita esposizione temporanea di queste collezioni, all’ingresso del Palazzo delle Scienze.
Le curatrici e i curatori del Museo delle Civiltà propongono al pubblico una selezione di capolavori, alcuni dei quali mai esposti prima, per condividere e raccontare il patrimonio etnografico del museo anche “in corso d’opera” durante i lavori di riallestimento e, al contempo, per sperimentare e proporre ricerche storiche (fra cui quelle sulle provenienze) e connessioni tematiche tra opere, manufatti, reperti e testimonianze, che saranno integrate nel riallestimento complessivo delle collezioni.
Il riallestimento in corso – che si concluderà entro l’estate – coincide nel 2025 con le lavorazioni connesse alle celebrazioni del 150° anniversario delle collezioni, il cui primo nucleo proviene infatti dal Regio Museo Nazionale Preistorico Etnografico di Roma fondato nel 1875 dal paletnologo Luigi Pigorini nell’ex Collegio Romano.
La Collezione di Arti e Culture Africane
La Collezione di Arti e Culture Africane comprende circa 10.000 oggetti, acquisiti per la maggior parte tra il 1875 e il 1920. La gran parte della collezione deriva da raccolte di esploratori, studiosi, missionari, militari, funzionari, imprenditori italiani che tra la seconda metà del XIX e i primi decenni del XX secolo operarono in differenti zone e realtà politiche del vasto e articolato continente africano.
Le finalità della loro presenza in Africa erano diverse, ma talvolta coincisero: conversione delle popolazioni alla religione cristiana, attività commerciali, ricerca scientifica, invasione e dominazione coloniale. Alcuni oggetti sono il risultato di doni e scambi diplomatici precedenti al periodo coloniale, altri furono collezionati tra il XVI-XVII secolo per adornare le camere delle meraviglie (dal tedesco wunderkammer) dell’Italia preunitaria. Testimonianze delle produzioni materiali di differenti realtà culturali, sociali e politiche africane, i manufatti e le opere che compongono le Collezioni di Arti e Culture Africane del Museo delle Civiltà sono documenti sia storici che antropologici, e in molti casi veri e propri capolavori artistici. Le collezioni comprendono soprattutto armi, ornamenti, oggetti d’uso quotidiano e sculture.
In questo allestimento si presenteranno esemplari di opere giunte dall’Africa in Italia nel tardo Rinascimento e oggetti otto-novecenteschi, alcuni da tempo non visibili al pubblico, che saranno integrati e ulteriormente contestualizzati nelle narrazioni previste dal riallestimento complessivo delle Collezioni di Arti e Culture Africane del Museo delle Civiltà. GD
La Collezione di Arti e Culture Americane
I circa 20.000 oggetti della Collezione di Arti e Culture Americane appartengono a diversi contesti geografici e culturali dell’America settentrionale, centrale e meridionale. Si tratta di reperti archeologici e di manufatti dei popoli e delle culture indigene dei due continenti americani che coprono un arco cronologico dall’antichità fino al XX secolo.
Le modalità attraverso cui questi oggetti arrivarono in Italia sono diverse: alcuni giunsero sulla scorta degli interessi “esotici” del collezionismo privato del XVI-XVII secolo; altri furono prelevati dai luoghi attraversati dalle spedizioni esplorative italiane del XIX secolo; altri sono il risultato di scambi e acquisti di raccolte effettuate da missionari, viaggiatori e collezionisti o di scambi con altre istituzioni culturali italiane e internazionali.
Gli oggetti appartengono a diverse categorie tipologiche e permettono di avvicinarsi alla straordinaria varietà di soluzioni formali, stili, tecniche elaborati nel corso dei millenni dai popoli delle Americhe per rispondere a esigenze sociali, economiche, religiose/spirituali e artistiche.
Nel presente allestimento si presenta una selezione di rilevanti testimonianze dal punto di vista antropologico, archeologico e storico-artistico. Alcuni capolavori come le maschere precolombiane provenienti dall’attuale Messico sono già noti al pubblico. Altre opere e manufatti sono, invece, stati studiati e selezionati dai depositi e vengono esposti per la prima volta da decenni, testimoniando il lavoro di ricerca in corso per il riallestimento complessivo delle Collezioni di Arti e Culture Americane del Museo delle Civiltà. FMA-CF
La Collezione di Arti e Culture Oceaniane
Il termine “Oceania” indica convenzionalmente un’area della superficie terrestre coperta per la maggior parte dalle acque dell’Oceano Pacifico: un continente disseminato in migliaia di isole, abitate da centinaia di popoli diversi con tradizioni e religioni millenarie. La Collezione di Arti e Culture Oceaniane conta di circa 15.000 oggetti provenienti dalle attuali Polinesia, Micronesia, Melanesia, Australia e Nuova Zelanda.
Nel Regio Museo Nazionale Preistorico Etnografico di Roma fondato nel 1875, il primo nucleo di 129 oggetti etnografici (reperiti tra il 1635 e il 1680) proveniva dalle collezioni del Museo Kircheriano, fondato dal padre gesuita Athanasius Kircher, ma solo 3 manufatti provenivano dall’Oceania. I manufatti e reperti conservati nella Collezione di Arti e Culture Oceaniane del Museo delle Civiltà sono pervenuti successivamente, costituiti dalle raccolte formate da esploratori, viaggiatori e studiosi a partire dalla fine del XIX secolo. Tra questi gli oggetti riuniti dall’esploratore Enrico Hillyer Giglioli durante il viaggio intorno al mondo sulla pirocorvetta Magenta, tra il 1865 e il 1868, e dall’etnologo Lamberto Loria nella Nuova Guinea Britannica e in Melanesia, tra il 1889 e il 1897.
I manufatti esposti in questo allestimento rappresentano una selezione parziale delle centinaia di culture, tradizioni, usanze, religioni e forme di spiritualità dei popoli dell’immenso continente oceaniano, che saranno fra loro connesse e documentate nel riallestimento complessivo delle Collezioni di Arti e Culture Oceaniane del Museo delle Civiltà. MO