Inventario: 25528
Provenienza: Sardegna, località ignota
Materiale: bronzo
Altezza: 39 cm.
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Il guerriero, in piedi, con elmo a calotta cilindrica ornato di lunghe corna arcuate in avanti e una cresta mediana a due apici, protende le braccia in avanti, stringendo con la mano sinistra uno scudo circolare e tre spade a elsa bilobata, che spuntano al di sopra dello scudo, e con la destra l’elsa di una spada o di un pugnale (manca la lama). Lo scudo è decorato sulla parte anteriore da tre dischi piatti e da un lungo umbone conico, al quale è fissata una fascia orizzontale decorata a fitte solcature longitudinali parallele; sul lato posteriore è liscio, con margine rilevato.
La testa ha i tratti marcati, con sopracciglia pronunciate, occhi grandi a contorno rilevato e distinto da una profonda solcatura, con pupilla incavata, naso lungo appuntito, bocca piccola e stretta, orecchie semicircolari sporgenti. Il collo è protetto da due cerchi. Indossa una tunica corta fino alle cosce, sotto la quale spunta il bordo di una seconda tunica, e una corazza articolata sul davanti in due fasce segnate a fitte striature longitudinali; le spalle sono protette da spallaccini ugualmente striati a solcature parallele. Sulle spalle, sono applicati alla corazza due anelli orizzontali sovrapposti; dietro, dalla vita, scendono fino al bordo inferiore della tunica tre lunghe fasce frangiate. Le gambe sono nude, protette da schinieri aperti sul davanti e fissati da due bottoni applicati sul lato interno. Le braccia sono nude; il polso destro è protetto da un largo bracciale a margini rilevati.
Dove si trova
Museo delle Civiltà – Museo preistorico etnografico “Luigi Pigorini” – Secondo piano, sezione preistoria
Sapevi che…
Fra i materiali archeologici di ambito nuragico conservati presso il Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini di Roma spicca un “bronzetto” di guerriero, eccezionale sia per le dimensioni (39 cm. di altezza), sia per lo stato di conservazione. Ritrovato intorno alla metà del XVIII sec. in una imprecisata località della Sardegna, può essere a ragione considerato uno dei più antichi ritrovamenti dell’arte bronzistica nuragica.
Giunto in mano al Cardinale Alessandro Albani, fu donato insieme a tre statuette di offerente e ad una grande ascia bipenne al Museo Kircheriano, “Wunderkammer” fondata nel 1651 dal padre gesuita Athanasius Kircher nel Palazzo del Collegio Romano, le cui collezioni preistoriche confluirono nel Museo Pigorini subito dopo la sua fondazione a partire dal 1881.
Facevano parte dell’insieme di bronzi kircheriani la riproduzione di un traino a ruote e quella di una cesta da trasporto, originariamente esposti montati sulle spalle del guerriero, come pubblicato nel 1761 dall’abate Mercier Barthélemy nelle Mémoire sur les anciens monuments de Rome e nel 1764 da Winckelmann nella sua Storia dell’Arte, secondo l’ipotesi corrente per cui il “carro con canestro, che porta conficcato in un anello alle spalle, doveva servire al trasporto di viveri per ciascun soldato nelle lunghe spedizioni guerresche” (E. De Ruggiero 1878, Guida del Museo Kircheriano, p.75).
Questa idea, già messa in dubbio nell’ottocento da vari studiosi, fu confutata definitivamente da Giovanni Pinza, sulla base di puntuali osservazioni tecniche, nel suo Monumenti della Sardegna preistorica del 1901.