Siamo giunti alla terza tappa del percorso Storie che uniscono. Viaggio negli immaginari del mondo, il progetto di accessibilità rivolto a persone con disabilità fisiche, cognitive e relazionali, realizzato in collaborazione con l’Associazione Hagape 2000 APS.

Ci troviamo in Perù e questa sosta durerà più del solito, in quanto scopriremo più aspetti delle culture che ospita.
In questa occasione i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al laboratorio hanno visitato le sale dedicate alle Collezioni di Arti e Culture Americane del Museo delle Civiltà, lasciandosi ispirare da alcuni vasi molto particolari: le ceramiche precolombiane di epoca Moche (200 a.C. – 650 d.C.) e Chimù (1200 – 1450 d.C.).

Tra le ceramiche più diffuse vi era un particolare tipo di vaso con ansa a staffa a forma zoomorfa o antropomorfa, realizzato a mano senza uso del tornio, che esprimeva alti livelli di creatività e di abilità tecnica. Nella produzione ceramica Chimù, che replica quella Moche, i vasi venivano cotti in riduzione d’ossigeno per conferire la tipica colorazione nera di questa cultura.

I partecipanti hanno scelto due ceramiche: un vaso Moche a forma di pappagallo, utilizzato anche come fischietto, e un vaso Chimù a forma di pesce.

Per riprodurre il vaso-pappagallo hanno:
1. modellato e svuotato una sfera d’argilla rossa
2. assemblato la base del recipiente al collo del vaso
3. definito il becco e gli occhi del pappagallo
4. realizzato la cottura del vaso

Per riprodurre il vaso-pesce hanno:
1. modellato e svuotato un grande colombino di argilla rossa
2. realizzato l’imboccatura a staffa
3. definito i particolari del pesce
4. realizzato la cottura del vaso

Ci fermeremo in Perù per scoprire i tessuti del territorio e i miti che ne ispirano creazioni. Continuate a seguirci!