The Treaty of Friendship and Economic Relations between Italy and Yemen (1926)
[Paola D’Amore]
Il Trattato, firmato a Sana’a dal Governatore dell’Eritrea Jacopo Gasperini (fig. 1) e l’Imam Yahya Amir al Mu’minin, re dello Yemen, entrò in vigore il 22 dicembre dello stesso anno. Il desiderio di formalizzare il rapporto di amicizia fu fortemente voluto sia dal Regio governo Italiano – lo Yemen costituiva il maggiore sbocco commerciale dell’Eritrea, colonia italiana fin dal 1890 – sia da quello yemenita, del quale per la prima volta in un atto internazionale veniva riconosciuta l’indipendenza.
I telegrammi, le note, gli scritti riservati, le lettere ufficiali e gli articoli di giornale conservati nell’Archivio Storico del Ministero degli affari Esteri consentono di seguire il lungo e certosino lavoro diplomatico che portò alla firma del trattato.
Grazie all’articolo 3 dell’accordo, che riguarda la fornitura di servizi tra i quali quello sanitario che fu riorganizzato, nuovi ospedali furono aperti nelle maggiori città dello Yemen, dove lavorarono diversi medici italiani, già presenti nel Paese dal 1902.
Molti di loro come Cesare Ansaldi (fig. 2), Lamberto Cicconi, Tommaso Sarnelli ed altri fino a Mario Livadiotti, formarono piccole e grandi raccolte di antichità che la benevolenza dell’Imam Yahya permise di portare in Italia.
The Treaty, signed in Sana’a on 2 September 1926 by the Governor of Eritrea Jacopo Gasperini (fig. 1) and Imam Yahya Amir al Mu’minin, King of Yemen, entered in force on December 22 of that year.
The wish to formalize the friendship was strongly supported by the Royal Italian Government – Yemen was the wider market and economic of Eritrea, Italian colony since 1890 – and by the Yemen, which for the first time in an International Act the independence was recognized.
The telegrams, the notes, the confidential written, the official letters and the newspapers preserved in the Historical Archive of the Ministry of Foreign Affairs allow you to follow the long and meticulous diplomatic efforts that led to the signing of the Treaty.
Thanks to article 3 of the Agreement regarding the provision of services such as health care, which was reorganized, new hospitals were opened in major Yemeni cities, where several Italian doctors, present in the Country since 1902, worked.
Many of them like Cesare Ansaldi (fig. 2), Lamberto Cicconi, Tommaso Sarnelli and others until Mario Livadiotti, formed small and great collections of antiquities that the benevolence of Imam Yahya allowed them to take to Italy.