Una mamma del Paleolitico
I denti di un feto preistorico raccontano gli ultimi mesi di vita di una madre e del suo bambino vissuti 27mila anni fa
Lo studio dei fossili permette di ricostruire la storia del nostro pianeta e l’evoluzione della nostra specie.
Ma che tipo di informazione si può ricavare dai fossili di un feto del Paleolitico superiore?
È quanto indagato da uno studio, realizzato in collaborazione tra il Museo delle Civiltà di Roma, l’Università Sapienza di Roma, il gruppo SYRMEP di Elettra-Sincrotrone Trieste, il Museo della Murgia Meridionale, il Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam di Trieste e il Centro Fermi di Roma.
I ricercatori hanno analizzato i reperti provenienti dalla sepoltura di giovane donna di circa vent’anni che portava ancora in grembo un bambino. La sepoltura detta “Ostuni 1” è stata scoperta a Santa Maria di Agnano in Puglia ed è datata oltre 27 mila anni fa. Lo studio ha analizzato i denti ancora in formazione del feto. Da questi è stato possibile comprendere lo stato di salute della mamma e del feto nelle ultime fasi della gravidanza, stabilire l’età gestazionale del feto, identificare alcune peculiarità dello sviluppo embrionale. Questo studio ha aperto una finestra su una tragedia del passato, con una ricchezza di particolari mai raggiunta prima.
Il video prodotto da RAI International racconta la storia di questa straordinaria ricerca scientifica.