“lascio il Giappone a malincuore …”
Giornate Europee del Patrimonio 2016
Enrico Hillyer Giglioli e il viaggio della Magenta
Giornate Europee del Patrimonio 2016
Inaugurazione, sabato 24 settembre 2016 – ore 18.00 – fino al 15 gennaio 2017
Museo Preistorico Etnografico Luigi Pigorini, Roma
La mostra “lascio il Giappone a malincuore …” Enrico Hillyer Giglioli e il viaggio della Magenta, per ricordare i 150 anni delle relazioni commerciali tra Italia e Giappone.
Esposti gli oggetti raccolti da Enrico H. Giglioli a Yokohama nel 1866, legati al mondo dei samurai, e una misteriosa figura antropomorfa, esibita nei carnevali misemono in uso nel Giappone nel XVIII e XIX secolo.
I materiali sono accompagnati e contestualizzati dalle fotografie all’albumina colorate a mano realizzate da Felice Beato e Shimooka Renjō, uno dei primi fotografi professionisti giapponesi.
Mosso da specifiche esigenze commerciali e diplomatiche, prima fra tutte la necessità di sostenere l’industria serica minacciata dalla pebrina nell’acquisto di semi bachi in Oriente, il viaggio della Magenta (1865-68) si rivelò per il giovane Enrico H. Giglioli, anche un’irripetibile esperienza scientifica e soprattutto umana.
Il contatto con le diverse culture incontrate durante la circumnavigazione dette inizio a una straordinaria raccolta di 17.000 oggetti e 9.000 fotografie di interesse etnoantropologico che sono ora conservati nel Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”.
“Durante il viaggio della Magenta e dopo, nessun paese di quello dai nostri diversi, ebbe più larga parte delle mie simpatie del Giappone, nessun popolo più del giapponese. Ebbi la fortuna di essere fra quelli che iniziarono i rapporti amichevoli tra l’Italia e l’impero del Sole Levante, e fu con vera gioia che vidi le simpatie che ci mostrarono spontaneamente, negli ultimi giorni del nostro soggiorno, i rappresentanti del Governo che allora vigeva quel paese […] Lascio il Giappone a malincuore; sovente esso avrà il mio pensiero, sempre i miei voti più cordiali per il suo bene e per la sua felicità”.