La macchina per distillare visioni. Introduzione al mandala
Incontro con Massimiliano Polichetti
Nella tradizione esoterica, liturgica ed iniziatica, del Buddhismo mahayana il risveglio (bodhi) nonché la peregrinazione verso di esso possono essere descritti tramite la formalizzazione geometrica di un impianto architettonico. Il mandala viene perciò proposto quale rappresentazione ideale in forma grafica dei rapporti esistenti tra l’universo e la mente di chi sperimenti una delle realtà del multiverso. Il mandala può anche definirsi il mondo dell’essere, presieduto dalla verità; il bhavachakra (la pittografia pure ad andamento circolare rappresentante la “ruota delle rinascite”) è di contro il mondo del divenire, il samsara divorato dall’inconsapevolezza rappresentata da Yama, il dio della morte nella cosmologia buddhistica.