Home Eventi - Museo delle Civiltà Eventi INCONTRI. Il futuro dell’arte indigena: collezioni e mostre
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Data

18 Ott 2023
Expired!

Ora

18:30 - 21:30

Costo

6,00€

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Conferenza

INCONTRI. Il futuro dell’arte indigena: collezioni e mostre

Il Museo delle Civiltà, in collaborazione con Fondation Cartier pour l’art contemporain e Triennale Milano, presenta INCONTRI: il futuro dell’arte indigena, Collezioni e Mostre / ENCOUNTERS: The future of Indigenous art, Collections and Exhibitions, evento dedicato alla discussione sul futuro dell’arte indigena, la sua conservazione e rappresentazione nei musei e nelle fondazioni d’arte contemporanea globali, insieme ad artisti, curatori e intellettuali.

Una giornata di visita e condivisione di esperienze, parte del Public Program curato da Emanuele Coccia con Bruce Albert per la mostra Siamo Foresta, presentata da Fondation Cartier pour l’art contemporain alla Triennale di Milano dove, il giorno precedente, martedì 17 ottobre, si tiene la prima parte di questo confronto.

Mercoledì 18 ottobre alle 18.30 nella Sala Conferenze Gambari (primo piano, Palazzo delle Scienze), introducono l’incontro il Direttore del Museo delle Civiltà Andrea Viliani, il Presidente di Triennale Milano Stefano Boeri e la Direttrice Esecutiva del Partenariato Triennale Milano/Fondation Cartier Grazia Quaroni.

Alle 19.00 si apre la tavola rotonda moderata da Emanuele Coccia, con l’artista Denilson Baniwa, l’artista, attivista, educatrice e comunicatrice Daiara Tukano e il curatore Matteo Lucchetti. Conclude la giornata, alle 20.30, un cocktail sulla Terrazza del Palazzo delle Scienze.

Una tavola rotonda con gli stessi protagonisti si svolge il 17 ottobre in Triennale Milano. Queste iniziative sono parte di un percorso promosso dalla Fondation Cartier a partire dalle suggestioni della mostra Siamo Foresta che, a Roma, incontra e si confronta anche con il rinnovamento messo in atto dal Museo delle Civiltà, sollevando una riflessione sulla contemporaneità condivisa dalla sensibilità delle due istituzioni.

Il processo di progressiva revisione che il Museo delle Civiltà ha adottato dal 2022, e che mira a metterne in discussione e rileggere la storia, l’ideologia istituzionale e i metodi di ricerca e pedagogici, ha costituito infatti l’elemento fondamentale per creare questo ponte tra città ed istituzioni che costituisce il contesto teorico e metodologico ideale per INCONTRI che, mettendone in dialogo alcuni protagonisti, cerca di immaginare il futuro dell’arte a partire da un innovativo assemblaggio politico, estetico e geografico.

Liberata negli ultimi tre decenni dallo sguardo puramente etnografico e coloniale, l’arte indigena è emersa gradualmente come una delle forme d’arte, non solo contemporanea, più sperimentali, capace di rinnovare tutto lo spettro delle pratiche artistiche e il loro legame con il territorio, mettendo in discussione l’ordine geopolitico e proponendo nuove forme, narrazioni e tradizioni di modernità alternativa in cui il futuro coincide con l’ancestralità. L’arte è diventataì in questo orizzonte, un campo per immaginare il futuro del pianeta su nuove basi, in percorsi sia estetici che politici. La lezione che questa nuova generazione di artisti, curatori e studiosi sta fornendo per ripensare anche lo statuto di alcune istituzioni è il perno attorno al quale anche il Museo delle Civiltà sta riorganizzando il suo patrimonio collezionistico e documentario, i suoi progetti di ricerca e le sue pratiche pedagogiche.

Ingresso € 6,00 (biglietto ridotto € 5 + contributo a sostegno alle zone interessate dall’alluvione nella regione Emilia Romagna € 1)
Prenotazione consigliata

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