Il patrimonio coloniale italiano in prospettiva: le sfide della contemporaneità
In occasione dell’Assemblea convocata presso il Museo delle Civiltà di Roma, ASAI ha organizzato un seminario al quale è lieta di invitare le socie e i soci e tutti coloro che sono interessati sul tema.
Nel mondo contemporaneo le tracce materiali del periodo coloniale conservate presso i musei e gli archivi delle ex madre-patrie hanno conosciuto sorti diverse. Numerosi sono gli esempi europei che mostrano come il ripensamento di queste tracce del passato abbia consentito di assegnare loro un ruolo centrale nel processo decoloniale, necessario allo sviluppo di società più inclusive. In Italia, la sedimentazione dei patrimoni coloniali è iniziata già in età liberale, ma ha assunto una fisionomia sistemica e strumentale nel quadro della propaganda fascista. L’età repubblicana ha aperto inediti spazi di riflessione intorno alla dimensione coloniale: immagini, discorsi, oggetti, modi di guardare e di agire nel mondo sono stati analizzati e decostruiti, specialmente in ambito accademico, attraverso il ricorso puntuale alle fonti. Tuttavia, tale operazione intellettuale non è sempre riuscita a innescare un dibattito pubblico più ampio. Piuttosto, è emersa con evidenza una sostanziale eclissi del periodo coloniale nel discorso pubblico e nella dimensione istituzionale, complice le condizioni di trascuratezza e inaccessibilità delle collezioni ad esso relative.
Di recente il dibattito italiano su questi temi ha ripreso vigore, mostrando la necessità di ripensare in maniera partecipata, organica e inclusiva i simboli del colonialismo ancora presenti nelle nostre strade e lo statuto dei patrimoni altrui conservati negli archivi e nei musei. In questa cornice, il seminario di studi Il patrimonio coloniale italiano in prospettiva: le sfide della contemporaneità organizzato da ASAI intende contribuire a una perlustrazione preliminare delle tipologie e delle condizioni di accesso di tali patrimoni, nella prospettiva di rispondere alle sfide cruciali che si stagliano all’orizzonte di un’auspicabile decolonizzazione degli immaginari pubblici e della partecipazione delle nuove cittadinanze all’elaborazione della memoria coloniale italiana.
Comitato organizzatore: Francesca Declich (Università di Urbino Carlo Bo), Stefano Maltese (“Biblioteca IsIAO”, Università degli Studi della Tuscia), Cecilia Pennacini (Università degli Studi di Torino)
Comitato scientifico: Flavia Aiello (Università di Napoli “L’Orientale”), Luca Ciabarri (Università degli Studi di Milano Statale), Francesca Declich (Università di Urbino Carlo Bo), Stefano Maltese (“Biblioteca IsIAO”, Università degli Studi della Tuscia), Daniela Melfa (Università degli Studi di Catania), Cecilia Pennacini (Università degli Studi di Torino)
IN COPERTINA: Falegnami di Bengasi, Courtesy ASAI
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PROGRAMMA
È possibile partecipare da remoto cliccando qui
Ore 10.00 | Saluti istituzionali
Andrea Viliani, Direttore Museo delle Civiltà
Introduzione
Francesca Declich, Presidente Associazione per gli Studi Africani in Italia ASAI (Universita’ di Urbino)
Ore 10.40 – 12.30 | Prima sessione
Modera: Cecilia Pennacini (Università di Torino)
Simona Troilo (Università degli Studi dell’Aquila)
Immaginari e patrimoni coloniali. Oggetti e manufatti in discussione
Beatrice Falcucci (Università degli Studi dell’Aquila)
Collezioni coloniali nei musei italiani: una proposta di definizione e censimento
Gianmarco Mancosu (School of Advanced Study – University of London, Università degli Studi di Sassari)
L’Africa in pellicola: archivi, formati, pratiche tra colonialismi e decolonizzazioni
Alessandro Volterra (Università degli Studi Roma Tre)
La fotografia coloniale come fonte per la storia e strumento della restituzione della memoria
Pausa
Ore 13.30 – 15.15 | Seconda sessione
Modera: Stefano Maltese (“Biblioteca IsIAO” – Sala delle collezioni africane e orientali, Università degli Studi della Tuscia)
Lorenzo Declich (“Biblioteca IsIAO” – Sala delle collezioni africane e orientali)
Conoscenza e propaganda: le biblioteche delle istituzioni coloniali italiane (1890-1956)
Gian Paolo Chiriacò (Università di Innsbruck)
Etnografie sonore in Etiopia negli anni dell’occupazione, fra memoria e restituzione
Claudio Cerreti (Università degli Studi Roma Tre)
La cartografia coloniale
Ore 15.30 | Assemblea ASAI