Il Kamishibai la valigia dei racconti
Quando le storie escono dai libri
IL Kamishibai interpretato da 15 autori italiani mostra curata da Mauro Speraggi e Paola Ciarcià
Apertura della mostra 6 dicembre alle 16:00
Il kamishibai è un originale ed efficace strumento per l’animazione alla lettura, un teatro d’immagini di origine giapponese utilizzato dai cantastorie. Artebambini, la prima casa editrice che ha importato in Italia il kamishibai, ha chiesto ad alcuni artisti e autori di storie per l’infanzia di “interpretare” il tradizionale butai, ovvero il teatrino in legno con cui mettere in scena le storie illustrate del kamishibai, dando così vita ad una collezione di 15 opere uniche, tutte diverse e rappresentative del personale mondo creativo dei loro autori. Lo strumento di narrazione, in questo modo, si trasforma in narrazione stessa, a volte addirittura mutando forma.
Saranno in mostra opere di:
Antonio Catalano, Paola Ciarcià, Jole Savino, Fuad Aziz, Agnese Baruzzi, Antonio Ferrara, Eleonora Cumer, Romina Panero, Chiara Sgarbi, Lucia Sforza, Manuela Piovesan, Claudio Domini, Gloria Fulgeri, Cristina Petit, Assunta Morrone.
Artebambini è stata la prima a introdurre la didattica del kamishibai in Italia. Il suo scopo è diffondere e promuovere la pratica del kamishibai su tutto il territorio nazionale. L’associazione organizza e propone varie attività di divulgazione del kamishibai, attraverso corsi di formazione sulla sua tecnica narrativa, non solo per capire come utilizzare il teatro e le tavole illustrate, ma anche per imparare a costruire storie nuove con bambini e adulti.
L’AKI Associazione Kamishibai Italia ha sede a Bologna in via Polese 4 E, e dispone di uno spazio attrezzato dove poter scoprire e imparare a utilizzare questa suggestiva tradizione narrativa, che ha origine in Giappone e che sta vivendo negli ultimi anni un momento di grande riscoperta soprattutto in ambito pedagogico. Il kamishibai può essere infatti utilizzato nelle scuole all’interno di percorsi didattici multidisciplinari: una lezione di storia, di scienze, di geografia può essere trasformata in un’avvincente narrazione fatta di immagini e parole e contribuire a qualsiasi percorso cognitivo.
Kamishibai – racconti in valigia
Il “racconto in valigia” si ispira al kamishibai, dal giapponese kami (carta) e shibai (teatro); un teatro itinerante di immagini e parole che ebbe grande diffusione in Giappone fra il 1920 e il 1950. Il kamishibaia/narratore si spostava in bicicletta di villaggio in villaggio portando sul portapacchi un teatrino di legno, il butai, simile ad una cartella scolastica. Le storie rappresentate avevano come protagonisti animali, mostri, personaggi fantastici e bambini e per dare maggior ritmo alla racconto venivano suonati piccoli bastoncini di bambù, gli hyoshigi, che contrassegnavano i momenti più intensi del racconto. Questa semplice tecnica di narrazione itinerante affascina non solo per l’intensità degli effetti scenici ma anche per l’immediatezza con cui è possibile realizzare immagini. Si presta a essere utilizzata per la messa in scena di una fiaba, di una leggenda o ancor meglio per la rielaborazione e il rifacimento di una storia tratta da un libro. Come contenitore di storie è uno straordinario strumento per l’animazione alla lettura e per fare teatro minimo a scuola, in biblioteca, in ludoteca, a casa. È un invito al piacere di leggere un teatro che non sale in cattedra ma la usa come luogo scenico creando un forte coinvolgimento tra attori e pubblico.