a

Visita

Collezioni

Agenda

Contradizioni

Chi siamo

Il museo e l’EUR

Educazione e Ricerca

BPI

Sostienici

Area stampa

Home > Agenda > Il corpo fra Grazia e Peccato. Il caso del male in bocca

Data

12 Marzo 2025
Expired!

Ora

17:00

Luogo

Museo delle Civiltà – Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari
Piazza Guglielmo Marconi, 8

Organizzatore

Museo delle Civiltà
Museo delle Civiltà
Telefono
+39 06549521
Email
mu-civ.info@cultura.gov.it

Il corpo fra Grazia e Peccato. Il caso del male in bocca

Incontro a cura di Marco Bussagli, docente di prima fascia di Anatomia artistica, Accademia delle Belle Arti di Roma. Evento parte del programma Storie d’EUR_Asia

Prenotazione consigliata

Il rapporto del corpo con la bellezza trasla sul piano morale della bontà come quello con la bruttezza lascia trasparire la relazione con il male e il peccato. Ovviamente si tratta di quel piano simbolico che gioca sul tema dell’immagine come elemento di comunicazione legato al concetto greco di kalokagathia.

Prendendo le mosse da queste considerazioni, e anche in relazione alle suggestioni che scaturiscono dalla sezione della mostra “Cura del corpo e cura dello spirito”, Marco Bussagli completa la sua ricerca sul quinto incisivo (che era stato rintracciato nella produzione del Buonarroti: I denti di Michelangelo, Medusa, 2014) con quest’altro studio decennale pubblicato con la medesima casa editrice: Il male in bocca. La lunga storia di un’iconografia dimenticata, Medusa, 2023. Legata a una reale anomalia dentaria (nota alla scienza medica come mesiodens e costituita da un incisivo sovrannumerario al centro della chiostra dentaria superiore o inferiore, o entrambi), l’iconografia del quinto incisivo assume valori simbolici negativi.

La presenza del “dente bastardo”, come scriveva Michele Savonarola, medico e dentista di Leonello d’Este, modifica la percezione della simmetria bilaterale del corpo, minando alla radice l’armonia della figura umana. È questa la ragione per cui la Medusa con l’incisivo centrale appare sulle monete del VI-V secolo a.C. L’iconografia, però, sarà anche simbolo della stupidità e dell’istintività e segnerà figure come sileni, centauri e ciclopi. Con il cristianesimo questi valori saranno assunti, insieme alla presenza del dente centrale, pure dai demoni con esplicito riferimento al peccato e dal Medioevo, arriveranno al Rinascimento e al barocco, fino al Settecento e al XX secolo. Tuttavia, proprio per tale motivo, il mesiodens, a partire dall’XI secolo segnerà, paradossalmente, con esempi significativi, anche il volto del Cristo, l’unico capace di sconfiggere, per la salvezza degli uomini, il male in bocca.