I magistrati uccisi nella lotta alle mafie
Il Dipartimento di analisi, studi e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi ‘LIBERARE MARIA DALLE MAFIE E DAL POTERE CRIMINALE’ e l’Associazione Culturale 7 Colonne, in diretta dalla Sala Conferenze del Museo delle Civiltà
Presentano il Convegno “I MAGISTRATI UCCISI NELLA LOTTA ALLE MAFIE”
Durante il Convegno sarà presentato il volume di FABIO IADELUCA “EROI IN TOGA. LA LUNGA SCIA DI SANGUE DEI MAGISTRATI UCCISI PER MANO DELLA CRIMINALITA” EDIZIONI 7 COLONNE.
Il Convegno è possibile vederlo esclusivamente in streaming al link: https://youtu.be/WM9bszWVoqQ
Gli anni 1992-93 sono anni difficili per il nostro Paese, per la città di Palermo e per i siciliani. Sono gli anni della strategia stragista decisa e attuata dai Corleonesi con a capo Salvatore Riina, avente il preciso scopo criminale di mettere in ginocchio lo Stato e le sue Istituzioni democratiche, La strategia stragista con lo Stato ha inizio il 23 maggio del 1992 con la strage di Capaci nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta composta dagli Agenti Pubblica sicurezza Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. A poche settimane dalla scomparsa di Giovanni Falcone, il 19 luglio, viene messo a segno un nuovo, violento attentato contro un altro grande protagonista della lotta alla mafia. Con la strage di via Mariano D’Amelio viene assassinato il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta, gli Agenti di Pubblica Sicurezza Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Emanuela Loi e Eddie Walter Cusina.