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Museo delle Civiltà
Museo delle Civiltà
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Piazzale Guglielmo Marconi, 8/14 Roma

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Data

19 Lug 2018 - 13 Gen 2019
Expired!

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Mostra

Geisha

L’arte, la persona

Prorogata al 13 gennaio 2019

Venerdì 11 gennaio 2019, alle 17,30 Performance TAIKO NO KOE – La voce del tamburo, con Rita Superbi, Catia Castagna e Marilena Bisceglia.

L’esposizione, in italiano e in inglese, è visitabile anche tramite QR-Code.

Eventi collegati:

  • 19 luglio 2018, alle 19:00 – Anteprima della mostra e incontro con Maria Teresa Magliozzi, esperta di fumetto e animazione giapponese: Lo shoujo manga e i suoi legami con l’arte classica giapponese
  • 25 luglio 2018, alle 18:30 – Inaugurazione della mostra con la curatrice Loretta Paderni e i fotografi Fabrizio e Federico Bonifazi
  • Conferenza stampa annullata per evento tifone Jedi in Giappone 7 settembre 11:00-13:00 – Conferenza stampa del festival #AGeishaDay. Sala conferenze del museo preistorico etnografico “Luigi Pigorini”, saranno presenti quattro geisha e maiko provenienti da Tokyo, per la prima volta in Italia, che proietteranno una serie di slide con splendide fotografie, raccontando la loro vita e la loro arte.
  • 9 settembre workshop congiunto tra Il Museo delle Civiltà e Euroma2 – “Un giorno in una casa delle geisha“, Sala conferenze del museo preistorico etnografico “Luigi Pigorini”; 11:00-13:00 – “Vita da Geisha”, il racconto illustrato dalle protagoniste, alle quali si potranno poi rivolgere domande per soddisfare le proprie curiosità; 14:00-16:00 – Geisha School con dimostrazioni di lezioni nella danza e musica tradizionali.
    Il prezzo per partecipare al workshop è di € 50,00 (pagamento tramite iban IT79V0306905020100000046110 intestato al Museo delle Civiltà o al pos della biglietteria del museo) comprensivo del biglietto di ingresso ai musei. Dato il limitato numero di posti è obbligatorio prenotare inviando una mail con nome, cognome e numero partecipanti a mu-civ.comunicazione@beniculturali.it
    Presso  il Centro Commerciale Euroma 2
    16:30-17:30
    Oshiroi Make Up e Kitsuke (vestizione del kimono). Per scoprire la magia e i segreti del Make Up e delle tipiche acconciature delle Geisha.
    17:30-18:30 – Saluti Finali e foto ricordo con le Geisha e la Maiko.

La mostra Geisha – l’arte, la persona presenta alcuni preziosi oggetti che lo scultore palermitano Vincenzo Ragusa raccolse tra il 1876 e il 1882 in Giappone, durante il suo soggiorno per insegnare scultura occidentale alla Kobu Bijutsu Gakko, la prima scuola statale di Belle Arti in Giappone. Al suo rientro a Palermo fondò e diresse la Scuola d’Arte Applicata all’Industria. Alla scuola fu inizialmente annesso il Museo giapponese costituito dalla sua collezione ricca di 4200 oggetti, rappresentativi dell’arte e dell’artigianato giapponese dei periodi Edo e Meiji, ora conservati a Roma al Museo della Civiltà.

Lo scultore fu, di fatto, tra i primi “ambasciatori” della cultura italiana in Giappone e, al ritorno dal Paese del Sol Levante, si fece portavoce della cultura giapponese in Italia.

Le opere sono accompagnate delle immagini tratte dai volumi Illustrazioni delle Bellezze delle Case Verdi (Ehon seirō bijin awase), dell’artista Suzuki Harunobu (XVIII secolo) nei quali viene descritto l’ukiyo – “il mondo fluttuante”, ovvero i valori estetici e la visione della vita basata sulla consapevolezza e l’apprezzamento dell’imperfezione da parte della società giapponese durante il periodo Edo (1603-1868).

Nelle illustrazioni di Harunobu le geisha vengono rappresentate all’interno delle loro stanze (oku), in momenti dedicati all’educazione, alla cura personale e allo studio delle arti.

Gli oggetti esposti, quali gli accessori per le acconciature o gli elaborati kimono, ci narrano dell’eleganza, della sensualità e della grazia di queste giovani donne. Il rigoroso studio della musica, della danza, della poesia, della calligrafia e della composizione floreale (ikebana), fondamentali per le loro attività d’intrattenimento, permette alle geisha di essere un emblema di colta sensualità.

Da altri oggetti si apprezzano i momenti privati, celati all’esterno da finestre scorrevoli, testimoniati anche da immagini in cui possiamo intravedere la geisha che fuma, legge, si svaga con animali domestici o si dedica a giochi e passatempi.

Con l’esposizione delle fotografie di Fabrizio e Federico Bonifazi, realizzate principalmente nel quartiere di Gion a Kyoto, viene affrontato il tema della geisha nel Giappone di oggi. Tra moderne insegne al neon e luci delle auto si può ancora percepire un’atmosfera antica che le immagini hanno colto in pieno mostrandoci l’iconica figura delle geisha attuali, mentre camminano, sorridono o scendono da un taxi anziché da un tradizionale risciò (jinrikisha).

La geisha, come altre icone della cultura giapponese, rappresenta quindi un evidente ponte tra passato e contemporaneo come se emergesse dalle tenui luci dei sentieri più profondi di un Giappone ormai trasformato.

Museo delle Civiltà
Piazza Guglielmo Marconi, 14 – 00144 Roma EUR
+39 06 549521
mu-civ@beniculturali.it – museocivilta.beniculturali.it
Martedì-Domenica 8:00-19:00; intero 10,00 €, ridotto 5,00 €

La Compagnia della foto
+39 0692929569
info@lacompagniadellafoto.it – lacompagniadellafoto.it

The objects here displayed were collected by the Palermitan sculptor Vincenzo Ragusa between 1876 and 1882 with images of courtesans by Suzuki Harunobu (especially from his volumes “Ehon seirō bijin awase” (Illustrated Book of Beauties of the Green Houses), describes the ukiyo “the floating world” of culture and society during Edo period its aesthetic values and a world view centered on the acknowledge and appreciation of imperfection.

Harunobu’s geishas are depicted during their daily life routines, among the private rooms (oku) dedicated to their private moments.

The young women are showing an ethereal grace during their body care and make-up time, and their elaborated hairstyles, dresses and related items gave them a particular charm.
In these images we can appreciate their dedication and study of arts, fundamental for their entertainment activities: music, dance, flowers composition (ikebana), poetry study and calligraphy, are all instruments for an a refined seduction but also required knowledge for getting fame.

During their relaxing moments geishas could find themselves smoking, reading, enjoying the company of pets, having fun with games; all these activities are part of their hobbies, and reveal a hidden and secret world behind the sliding windows.

Geishas, between tradition and modernity in Farizio and Federico Bonifazi photos

Japanese society, always tried to keep a line for dividing them from others, trying to avoid contaminations from other cultures. During years, clearly some influences did occur, such those arriving from Europeans and the United States, and this lead to a change in society and habits.

One of the few figures which was only slightly affected by these influences was the geisha, and today women and girls continue to choose this path, even if their number is negatively affected.

Today, indeed, what concerns geishas world has changed, but strict rules are still observed for dresses, hairstyles, make-up, music, dance and singing.

The photos here, are mostly presenting Gion, a neighbour of Kyoto, where an ancient atmosphere can be perceived even today, despite modern changes. We can notice, how the particular dim lights are fading behind big neon signs, cars and motorbikes lights passing through the main street – where before were passing only the jinrikisha (rickshaws) – and even behind the same photographers’ flashes, trying to steal glances of geishas world.

The event is finished.