Frontiere fluide. Buddhismo tra India e mondo classico nell’arte del Gandhara
Incontro a cura di Laura Giuliano, parte del programma Viaggi intorno al mondo e nel tempo: i giovedì e le domeniche al Museo delle Civiltà
Partecipazione gratuita. Prenotazione consigliata
Ingresso al museo con Biglietto Amico € 5
Le aree dell’antico Nord-Ovest indiano, corrispondenti agli attuali Pakistan settentrionale e Afghanistan orientale, furono sin da epoca molto arcaica un territorio di frontiera fra mondi diversi, esposto a influssi e tendenze provenienti oltre che dall’India, dall’Iran e dall’Asia centrale, teatro d’incontro di genti lontane, di culture, riflessioni e idee filosofiche e religiose. La conquista di queste regioni da parte di Alessandro Magno, lasciò un segno profondo e durevole ed ebbe come effetto uno dei più interessanti e proficui incontri dell’antichità, quello tra il mondo classico e la variegata cultura che caratterizzava questi territori di confine.
La fioritura dell’arte del Gandhara, tra il I e il IV secolo, rappresenta l’esito più eclatante della ellenizzazione di queste aree, rinvigorita da sempre nuovi contatti con il mondo romano, e ormai talmente profonda e radicata da poter assorbire in una sintesi originalissima linguaggi formali, simbolici e filosofici della cultura locale, senza per questo snaturare le proprie origini, adattandosi a un contenuto buddhista.
Durante la conferenza verranno analizzate le motivazioni storiche e religiose che condussero allo sviluppo dell’arte del Gandhara e i caratteri di questa corrente figurativa.