Di cotone e di seta
Patchwork dal Giappone
Dal 18 maggio, Giornata Internazionale dei Musei – ICOM, nella sede del Museo delle arti e tradizioni popolari “Lamberto Loria”, il Museo delle Civiltà ospita 16 opere, realizzate da artiste giapponesi, nell’ambito del gemellaggio tra l’Associazione Nazionale di patchwork “Quilt Italia” e un gruppo di quilter giapponesi.
Inaugurazione alle 19:30
In occasione della Giornata Internazionale dei Musei, il 18 maggio apertura straordinaria dalle 19:00 alle 22:00 con biglietto a 1,00 €.
Il patchwork, letteralmente “lavoro con ritagli di stoffa”, definisce un tipo di artigianato tessile che unisce tante pezze di forme e colori diversi che creano una composizione dal disegno armonioso. Col termine quilting si indica invece la trapuntatura che tiene uniti due o più strati di tessuto per realizzare soprattutto coperte.
La lavorazione patchwork è presente fin dall’antichità in tutte le culture per ovvie ragioni di economia e di recupero e riuso del materiale e dall’Europa centro-settentrionale attraverso i missionari protestanti è giunta fino in America, dove negli ultimi secoli ha avuto un notevole sviluppo.
I patchwork più strettamente collegati alla sfera privata presentano spesso la particolarità dell’inserimento di pezzetti di tessuto recuperati dagli abiti degli antenati e gelosamente custoditi; i lavori di questo tipo erano destinati a doni di scambio all’interno di una stessa famiglia i cui componenti vivevano distanti.
Nei lavori presentati in museo dal 18 maggio è evidente l’ispirazione al mondo botanico, agli stemmi araldici dell’aristocrazia giapponese (mon) e ai simboli di buon auspicio. I tessuti utilizzati sono sete destinate ai kimono, sia femminili che maschili, come anche cotoni stampati a vivacissimi colori.
La mostra sarà arricchita da alcuni oggetti giapponesi delle collezioni del museo come bambole, ventagli e altro raffigurati nei patchwork esposti.