“The saying of the Somali necklace” performance di Bocar Niang
PROGRAMMA
ore 17:15 – Visita allestimento Museo delle Opacità
ore 18:30 – Performance The saying of the Somali necklace. Narrazione griot attorno ad una jibald (collana) somala di Bocar Niang
PARTECIPAZIONE LIBERA
Location: terrazza Palazzo delle Scienze
Lingue: francese / inglese/ italiano / pula / wolof
Progetto sostenuto e co-finanziato dal Segretariato Generale del Ministero della Cultura, Servizio III – Relazioni Internazionali
Nell’ambito del programma di eventi connesso al riallestimento delle collezioni (Museo delle Opacità) il 22 giugno 2023 alle ore 18:30, l’artista e griot senegalese Bocar Niang presenterà al pubblico una storia originale da lui creata attorno allo studio di una collana (jibald) somala che fa parte delle collezioni del Museo.
L’evento (con biglietto di ingresso gratuito per i partecipanti) rientra nel progetto di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale che il Museo delle Civiltà sta realizzando con il sostegno del Servizio III – Relazioni Internazionali del Segretariato Generale del Ministero della Cultura.
La pratica artistica di Bocar Niang ruota intorno alla produzione di performance orali e installazioni che generano e condividono nuove narrazioni e consapevolezze sulla cultura griot e i suoi territori mediante l’elaborazione di testi multilingue, bandiere transnazionali e altre opere che mettono in connessione la cultura griot con alcuni protagonisti del pensiero africano. Nato in una famiglia di griot e griottes a Tambacounda (Senegal), Bocar Niang sta progettando di aprire nella sua città di origine il Museo Griot, uno spazio performativo volto a salvaguardare l’arte della trasmissione della memoria e della narrazione della tradizione griot.
Dopo aver visitato le Collezioni di Arti e Culture Africane del Museo delle Civiltà, Bocar Niang ha scelto di narrare una nuova storia, da lui creata appositamente, attorno ad una collana somala (jibald), indossando il gioiello e restituendogli la sonorità che gli appartiene grazie al movimento dei suoi pendenti, facendolo così uscire da quella condizione di staticità e di silenzio in cui lo pone l’essere abitualmente esposto in una vetrina.
La collana scelta da Bocar Niang proviene dalla Migiurtinia di fine Ottocento (territorio oggi compreso nella Somalia): la jibald era il dono che, nelle famiglie facoltose, i padri facevano alle figlie in occasione del matrimonio, costituendo un bene di valore di cui la sposa rimaneva in possesso anche in caso di divorzio. Il monile è composto da argento, perle di pasta vitrea e vaghi d’ambra a cui erano associate funzioni protettive, così come al piccolo porta-amuleto (xirsi) posto al centro. La jibald è però anche portatrice di storie che vanno oltre i dati museografici, e Bocar Niang ha colto in questo gioiello aspetti e valori differenti da quelli riportati dalla scheda di inventario dell’oggetto. In questa occasione l’artista ne proporrà quindi una propria narrazione mediante l’arte del racconto orale, un racconto tra passato e presente che rimanda ai miti fondativi degli antenati e che allo stesso tempo riflette sulla contemporaneità di una collana somala che oggi è custodita nelle collezioni di un museo italiano.
La narrazione seguirà la tradizione griot che, come tutte le tradizioni, attinge al passato per agire nel presente assumendo nuove forme e declinazioni per rimanere efficace e viva. Attraverso la performance artistica, Bocar Niang valorizzerà su due piani distinti quello che è definito patrimonio culturale immateriale: da un lato raccontando i significati intangibili che sono propri di un oggetto, dall’altro mettendo lui stesso in scena forme tradizionali di narrazione e trasmissione orale della memoria.
La narrazione di Bocar Niang assume un significato particolare: attraverso il focus sul tema del racconto del passato si pone in dialogo con il convegno Classics and Italian Colonialism, organizzato al Museo delle Civiltà dal 22 al 24 giugno 2023, durante il quale si rifletterà sugli usi retorici e propagandistici della storia agiti in Italia durante il periodo coloniale. Il racconto di Bocar Niang avverrà inoltre in uno spazio critico e decoloniale quale è l’installazione Ente di Decolonizzazione – Borgo Rizza di Sandi Hilal e Alessandro Petti (DAAR), artisti che dal 2022 sono Research Fellow del Museo. Il progetto di DAAR, vincitore del Leone d’Oro alla Biennale d’Architettura 2023, è stato attivato al Museo delle Civiltà con l’intento di ospitare occasioni di incontro animate da chi senta l’urgenza di confrontarsi sulle eredità coloniali nelle loro diverse forme e manifestazioni, come appunto la storia che sarà raccontata da Bocar Niang su una collana prelevata nella Migiurtinia di fine Ottocento, all’epoca territorio sottoposto al protettorato italiano.