Apertura straordinaria
Per la valorizzazione del patrimonio del Museo delle Civiltà è organizzata un’apertura straordinaria dalle 11:00 alle 19:00.
Dalle 11:15 – Sala conferenze Pigorini
La Medicina al tempo di e con Dante – Testi e Contesti
Gaspare Baggieri
La botanica e altre arti dantesche nel Codice Trivulziano 1080 (a. 1337)
Giuseppe Salvatore
A seguire visita guidata alla mostra Ne la città dolente. Viaggio nel mondo dei morti
La Medicina al tempo di e con Dante – Testi e Contesti (tempo previsto 30 minuti)
… «e ’l sangue, ch’è per le vene disperso, fuggendo corre verso lo cor, che l’chiama; ond’io rimango bianco.» (dalla Canzone “Così nel mio parlar voglio esser aspro”, Rime CIII, 45-47).
Il 15 del mese di giugno del 1300 Dante veniva eletto a priore della città di Firenze per l’arte dei medici e degli speziali, nomina dovuta ovviamente a meriti politici. Ebbene, rimane stupefacente come nel poema ed in altre opere si trovino frequenti riferimenti precisi alle malattie. Se Dante non fu medico certamente egli ha avuto familiarità con i medici del tempo, anche alla luce del fatto ch’egli si occupò a Padova e a Bologna di medicina. I suoi versi ci offrono spaccati sintomatologici delle febbri malariche, del dimagrimento, dell’epilessia, dell’anatomia e della generazione, della fisiologia, di medici del suo tempo e delle influenze di quelli del passato, sullo sfondo di una Firenze che qualche decennio dopo la sua morte avrebbe conosciuto l’immane tragedia della peste descritta bene da Boccaccio, lo stesso che con passione il 23 ottobre del 1373 avvierà nella chiesa di Orsanmichele la Lectura Dantis, declamata ed esegetica.
La botanica e altre arti dantesche nel Codice Trivulziano 1080 (a. 1337) (tempo previsto 30 minuti)
Il Codice è il manoscritto della Divina Commedia del calligrafo, copista e dantista del Trecento Franciscus Nardi de Barberino Vallis, Risale a 16 anni dalla morte del poeta e, quindi, rientra tra la molteplicità dei temi trattati nella celebrazione settecentenaria di questo anno 2021, dedicato alla memoria di Dante Alighieri. Appena un cenno, per poi cogliere dalla lettura spunti su quelle espressioni artistiche a valenza reale, culturale/scientifica i cui significati, paragoni, simboli, allegorie, miti, imprimono maggior senso al racconto poetico che Dante fa del suo immaginario viaggio o sogno nell’oltretomba, a partire da un mondo tenebroso e fino a ritrovare “l’Amor che move il sole e l’altre stelle”. Dunque, le basi dell’astronomia e della botanica, di attuale condivisione, e di cui Dante è profondo conoscitore, sono enucleate dal contesto e fatte oggetto di una ragionata esaustiva esposizione.
Dalle 16:30
Visita guidata alla mostra Ne la città dolente. Viaggio nel mondo dei morti
Con i curatori della mostra