Accordo di valorizzazione

Venerdì 1 marzo 2019, il Museo delle Civiltà e il Comune di San Polo dei Cavalieri hanno siglato presso l’Aula Consiliare del Municipio in San Polo dei Cavalieri l’accordo che, consentendo al Comune il comodato gratuito del villino sito nello stesso comune, appartenuto a Giuseppe Tucci e lasciato in eredità allo Stato dalla moglie Francesca Bonardi, permetterà l’avvio d’una collaborazione tra enti pubblici finalizzata alla valorizzazione del bene.

Si estrapola di seguito dal testo dell’accordo la parte riguardante le principali finalità dell’operazione:
a)    svolgimento di attività tese alla conservazione, alla valorizzazione e alla divulgazione della memoria della vita e dell’opera del Prof. Tucci;
b)    organizzazione di eventi anche di livello internazionale aventi per argomento il campo di studi proprio di Tucci;
c)    garanzia di accesso e fruibilità dell’immobile sia per attività di carattere scientifico che aventi caratteristiche di ricaduta virtuosa sulla comunità locale;
d)    accoglienza studenti e studiosi fuori sede;
e)    conservazione e valorizzazione delle tradizioni, degli usi e delle espressioni culturali del territorio.

Le attività di conservazione e valorizzazione del contesto che si vanno qui delineando, inserite in un uso polifunzionale per la cultura locale, potrebbero portare all’istituzione di un centro denominato «Centro Culturale Giuseppe Tucci – Francesca Bonardi», la valorizzazione della Casa del prof. Tucci prestandosi a potenziare le attività culturali del Comune di San Polo, anche in rapporto con il Museo delle Civiltà.

La casa, che si potrebbe visitare come una vera e propria casa-museo, potrà divenire un centro di cultura, innanzitutto al servizio della comunità locale, ma anche aperto ad esperienze culturali nazionali e internazionali attraverso convenzioni di collaborazione scientifico-culturale con istituzioni statali ed enti, esigenza peraltro fortemente auspicata in vita da Francesca Bonardi Tucci.

I terreni pertinenti al villino, condotti per lo più ad uliveto, potranno prestarsi alla promozione di una cooperativa di giovani che si occupi della coltivazione anche riservando uno spazio a colture di essenze botaniche proprie all’Oriente, iniziando da quelle che si stanno introducendo in Italia, tutto ciò costituendo un’ulteriore occasione di studio e di promozione del territorio.