Italia e Oriente nel XX secolo: ambizioni imperiali, propaganda e scambi culturali nelle “Terre d’Oltremare”
Incontro parte del programma “Storie d’EUR_Asia. Ciclo di incontri e eventi sull’arte, la cultura, il pensiero delle civiltà eurasiatiche”.
a cura di Enrica Garzilli, Harvard 96, già Editor in chief delle riviste Journal of Tantric Studies e Journal of South Asia Women Studies e della Harvard Oriental Series-OM
L’incontro analizzerà uno dei capitoli più complessi della storia moderna italiana, concentrandosi nella prima parte dell’incontro sulle strategie di espansione da parte del regime fascista verso l’Oriente, a partire dalla visione di Benito Mussolini di espandere l’influenza italiana fino al subcontinente indiano, sostituendosi alla Corona Britannica. Saranno approfondite, in particolare, le relazioni tra Italia e India, ricordando anche figure come il poeta musulmano Allama Iqbal e il Mahatma Gandhi, che vennero in visita a Roma nel 1931, anche per osservare le riforme sociali ed economiche italiane in corso. Al centro di questo affresco storico si colloca la figura e si avvia l’attività anche di Giuseppe Tucci, a cui è dedicata la seconda parte dell’incontro, studioso di fama internazionale che fu promotore della fondazione nel 1933 dell’IsMEO-Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente e nel 1957 del primo museo italiano dedicato alle arti e culture asiatiche, il Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma (confluito nel 2016 nel Museo delle Civiltà). Con le sue ricerche, pubblicazioni, missioni in Tibet, India, Nepal, Iran, Afghanistan e Giappone, Tucci rappresenta una figura centrale per la storia delle relazioni culturali, istituzionali e politiche italiane in Asia nel corso del XX secolo, che ha contribuito in modo sostanziale a far conoscere l’Italia all’Asia e l’Asia all’Italia, definendo i contorni stessi degli studi orientalistici italiani nel contesto internazionale.