Due manoscritti in lingua sanscrita dalla Donazione Francesca Bonardi-Tucci
Incontro parte del programma “Storie d’EUR_Asia. Ciclo di incontri e eventi sull’arte, la cultura, il pensiero delle civiltà eurasiatiche”.
a cura di Massimiliano A. Polichetti, Funzionario storico dell’arte, Curatore delle Collezioni tibetane e nepalesi del Museo delle Civiltà
Francesca Bonardi (1917-2014), moglie di Giuseppe Tucci (1894-1984), ha voluto donare la collezione da lei creata in memoria del marito, affinché potesse essere utilizzata come strumento didattico e mezzo di diffusione della conoscenza delle civiltà asiatiche. Nel nucleo più consistente della collezione – costituito dall’arte himalayana e comprendente dipinti su stoffa (thangka), immagini di divinità, oggetti di culto e di uso quotidiano, gioielli, piccoli oggetti in bronzo, tessuti, mobili, decorazioni lignee di edifici, impronte sigillari (tsha tsha) – sono presenti anche alcuni manoscritti, tra i quali i due che verranno presentati nel corso dell’incontro. Si tratta del manoscritto dello Aryastasahasriha-prajnaparamita sutra in fogli di carta di riso recanti in parte miniature policrome e del manoscritto del Vimalaprabha in foglie di palma pure recanti in parte miniature policrome. Lo Aryastasahasriha-prajnaparamita, la Perfezione della Saggezza in ottomila (versi), è uno dei testi essoterici (sutra) afferenti al grande ciclo filosofico dedicato all’approfondimento della modalità ultima d’esistenza della realtà (shunyata); il Vimalaprabha (lo Splendore della Purezza) è uno dei testi esoterici (tantra) afferenti al ciclo della Ruota del Tempo (Kalachakra). Nel corso dell’incontro, oltre alla trattazione dei temi più specificamente filosofici e liturgici, si farà anche cenno alle iconografie pertinenti alle splendide miniature policrome.