Il culto e la cerimonia rappresentano l’aspetto tangibile della religiosità, che si manifesta impiegando spazi, tempi, individui e risorse specificamente deputati. Tra le espressioni cultuali e cerimoniali più importanti vi sono le libagioni e i sacrifici animali, intesi come mezzo di comunicazione tra l’essere umano e il soprannaturale: carestie, guerre e pestilenze deteriorano tale rapporto e le offerte sono il mezzo per riaffermarlo. Libagioni e sacrifici accompagnano storicamente tutte le grandi manifestazioni sociali (oracoli, riti funerari, cerimonie di Stato) insieme al rituale del banchetto, simbolo della capacità statale di produrre cibo per la popolazione al fine di esaltare la figura del monarca e quella della divinità alla quale il pasto è offerto.
La libagione è abitualmente eseguita con acqua e/o grasso animale, raramente con il sangue. I contenitori adibiti a contenere queste materie sono vasi potori che richiamano, nella forma, le corna animali: i più diffusi durante il periodo achemenide, partico e sasanide in Asia centrale sono i vasi zoomorfi e con serbatoio a campana che terminano in una testa o protome animale (rhyta). Esemplari a forma di toro sono stati scoperti nella necropoli di Marlik in Gilan (Iran settentrionale), mentre quelli scoperti nella necropoli di Kaluraz sono decorati da teste femminili. Questi vasi, usati per le libagioni funerarie, venivano disposti al termine del rito lungo le pareti della tomba e sepolti insieme al defunto. PDA
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Worship and ceremony represent the tangible aspect of religiosity, which is made manifest by employing specifically designated spaces, times, persons and resources. Among the most important cultic and ceremonial expressions are libations and animal sacrifices, intended as a means of communication between human beings and the supernatural: famines, wars and plagues deteriorate this relationship, and offerings are a means of its reaffirmation. Historically, libations and sacrifices accompanied all major social events (oracles, funerary rites, state ceremonies), as did the ritual of the banquet, a symbol of the state’s ability to produce food for the population, aimed also at exalting the figures of the monarch and the deities to whom the meal was offered.
Libation was usually performed with water and/or animal fat, rarely with blood. The vessels used to hold these materials often took the shape of animal horns, and during the Achaemenid, Parthian, and Sasanian periods in Central Asia, the forms were often zoomorphic, with a cup-shaped reservoir fronted by an animal head or protome (rhyta). Bull-shaped specimens have been discovered in the Marlik necropolis in Gilan (northern Iran), while those discovered in the Kaluraz necropolis are decorated with female heads. These vessels, used for funerary libations, were placed along the walls at the end of the ritual and left in the tomb with the deceased. PDA