Se nell’uso moderno l’ornamento e la decorazione assumono il valore puramente estetico di una parte accessoria o non necessaria, nell’antichità e nei contesti tradizionali l’atto di adornare il corpo ha valenze più ampie e assume complessi significati simbolici, costituendo ciò che completa o potenzia l’identità di un soggetto, permettendogli di assolvere al meglio la propria funzione. Nelle aree dell’Asia meridionale e sud-orientale, tra il gioiello (o qualunque tipo di ornamento e decorazione corporei) e l’individuo che lo possiede e lo esibisce vi è sempre un rapporto pregno dei valori della cultura di riferimento. Ogni villaggio e gruppo è caratterizzato dai propri ornamenti specifici, le cui forme archetipiche, codificate da secoli, simboleggiano l’individuo non solo in termini soggettivi ma anche collettivi: raccontano la sua storia, identificano la comunità di provenienza, definiscono l’appartenenza castale o la posizione sociale.

La forma dell’ornamento e la totalità dei segni che lo compongono sono quindi parte di un codice visuale che consente di individuare con precisione la persona adorna e il suo ruolo nella cultura di appartenenza. In vari casi il gioiello è un oggetto magico con valenze talismaniche, che rafforza chi lo possiede, un amuleto che protegge l’individuo e la comunità; in altri casi è simbolo di ricchezza, indice di rango e potere negoziale. Esso assume un ruolo centrale nell’ambito delle cerimonie matrimoniali e di altri rituali che scandiscono le fasi dell’esistenza. In determinati ambiti viene conservato gelosamente ed esibito solo in occasione di momenti o cerimonie particolari, e a seguito di rituali di purificazione. LG

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In modern usage, our tendency is to limit adornment and decoration to the purely aesthetic, as an accessory or non-essential element. In antiquity and still in traditional contexts, however, the act of adorning the body has broader values and assumes complex symbolic meanings, completing or enhancing the identity of the person and enabling them to best fulfill their function. In South and Southeast Asia there is always a relationship – imbued with the values of the reference culture – between the jewelry (or any kind of body ornament or decoration) and the individual who owns and displays it. Each village and group has its own specific ornaments, whose archetypal forms, codified for centuries, symbolize the individual in both subjective and collective terms. Such ornaments tell the story of the person, identify their community of origin, and define caste membership or social position.

The form of the ornament and the totality of the signs that comprise it are part of a visual code that allows for the precise identification of the adorned person, as well as their role in the reference culture. In some cases the jewel is a magical object with talismanic valences, strengthening its owner: an amulet protecting the individual and the community. In other cases it is a symbol of wealth, an index of rank and bargaining power. Such objects assume central roles in marriage ceremonies and rituals marking the stages of existence; in certain circles they are jealously preserved and exhibited only at special times or ceremonies, following purification rituals. LG